Letteratura e centri culturali

Notevoli sono i riferimenti letterari, le istituzioni culturali e gli autori che, nel corso della storia fino ad oggi, hanno nobilitato questa regione.

Shakespeare per il suo capolavoro, la celebre storia dell’amore contrastato ( Romeo and Juliet, 1597), trae spunto da una novella di Luigi da Porto di Vicenza, morto nel 1529, la cui tomba si trova attualmente nell’omonima cappella dell’imponente chiesa gotica di Santa Corona, a Vicenza. La tragica storia, scritta intorno al 1520, che tra l’altro aveva ispirato innumerevoli altri drammi oltre che poesie film e balletti, è ambientata a Verona e racconta l’amore impossibile di due giovani appartenenti alle nobili e contrastanti famiglie dei Montecchi e Capuleti: il sacrificio dei due innamorati ricomporrà le famiglie rivali, commosse dalla tragedia accaduta. A Malcesine (Vr), fra i Musei del Castello Scaligero c’è anche il Museo Goethe che conserva schizzi del lago di Garda e del castello realizzati dal poeta tedesco nel 1786, durante il suo viaggio in Italia.

Padova è la città natale di Livio, noto storico romano, che vi nacque nel 59 a.C. E’ uno dei più vivaci centri dell’Italia e una piacevole città studentesca. La sua Università, fondata nel 1222, è la seconda più antica d’Italia anche se l’edificio principale, Palazzo del Bo, risale al XVI secolo. La prestigiosa facoltà di medicina, celebre in tutta Europa, all’origine si trovava in questo palazzo e ha ospitato studenti e docenti divenuti famosi, tra cui Gabriele Falloppio (1523-62). Qui, nel 1678, conseguì la laurea Elena Lucrezia Corner Piscopia, la prima donna che riuscì a laurearsi in un periodo in cui in quasi tutte le università d’Europa alle donne era proibito di studiare. Oltre alla sua statua, nel Palazzo, si può vedere il Pulpito usato da Galileo Galilei che nel 1592 era stato nominato professore di matematica a questa Università e il Teatro Anatomico, del 1594, prima aula del genere costruita in Europa. La Corte del Capitaniato, facoltà universitaria del XIV secolo, è aperta per concerti e cerimonie: vi si possono ammirare degli splendidi affreschi, fra cui un raro ritratto di Francesco Petrarca (1303-1374).

E, a proposito di Petrarca, il poeta medioevale ricevuto in dono un modesto terreno ad Arquà (Pd), paesino sui Colli Euganei, vi si trasferì nel 1370. Qui si dedicò allo studio, alla tranquillità e alla solitudine, confortato da pochi amici tra cui il Boccaccio, e completò i Trionfi, poema allegorico in volgare, iniziato nel 1352: la casa in cui morì il 19 luglio 1374 era affrescata con scene delle sue liriche; attualmente c’è ancora la scrivania e la sedia del poeta, oltre alla sua libreria. Il più interessante scrittore del Trecento aveva spesso cantato lo splendido paesaggio di ulivi e vigneti: in suo onore la pittoresca cittadina di Arquà divenne nel 1868 Arquà Petrarca.

Un altro importante riferimento letterario lo troviamo ad Asolo (Tv), una piccola città situata ai piedi delle Dolomiti, tanto amata da Eugenio Montale e dall’attrice Eleonora Duse. La posizione splendida, tra le meravigliose colline disseminate di cipressi, e la vita oziosa che vi conduceva la regina di Cipro Caterina Cornaro (1454-1510), che nel Rinascimento pose qui la sua corte di poeti e umanisti, fece venire in mente al letterato Pietro Bembo il verbo “asolare”. E Robert Browning, nel 1889, scrisse un libro di poesie prendendo spunto per il titolo proprio da questa parola. Un altro scrittore che subì il fascino di questo piccolo paese fu Freya Stark che visse qui fino alla sua morte, avvenuta nel 1993.

E il bellissimo Giardino Giusti a Verona, splendido esempio di giardino rinascimentale italiano, viene citato nei diari di viaggio di autori del XVII secolo come Thomas Coryate ( “un secondo paradiso” ) e John Evelyn ( “il più bel giardino d’Europa” ). Verona, potente città degli Scaligeri, divenne sin dal 1263 uno dei maggiori centri culturali d’Italia; questa famiglia di personalità piuttosto colte governò per 127 anni. Durante l’esilio da Firenze Dante soggiornò a Verona, dal 1301 al 1304, presso la loro corte: il Paradiso, la terza cantica della Divina Commedia, è dedicata a Cangrande I della Scala morto nel 1329; una statua di Dante del XIX secolo si trova al centro di piazza dei Signori. E Verona è anche la città natale di Catullo (84-54 ca a.C.), poeta lirico romano, colui che aveva cantato l’amore per Lesbia ( “Viviamo, Lesbia mia, e amiamo…” ). Ebbe una vita breve e intensa e anche se nel Liber è più volte ricordata Verona, tuttavia è celebrata Sirmione, “pupilla delle penisole e delle isole”, dove la famiglia del poeta possedeva una splendida villa.

Una figura indimenticabile nella storia della letteratura italiana è quella del veneziano Carlo Goldoni (1707-1793), scrittore teatrale e soprattutto riformatore del teatro comico. Goldoni abbandona le maschere fisse e stereotipate della Commedia dell’Arte sostituendole con il personaggio “caratterizzato”, con una sua psicologia individuale e socialmente riconoscibile. Della Commedia dell’Arte rifiuta la comicità volgare e gli scherzi sguaiati e grossolani che miravano a far divertire il pubblico più popolare; il suo intento è, sì, quello di dilettare il pubblico borghese ma anche quello di insegnare una verità morale. Di qui la rappresentazione di un quadro a più voci in cui l’autore ritrae l’intera società del tempo: dalla vecchia classe aristocratica, messa in ridicolo per l’arroganza, alla nuova borghesia di cui sottolinea i valori positivi, pur non nascondendone alcuni caratteri di convenienza e conformismo.

Altro scrittore veneto, precisamente bellunese, è Dino Buzzati (1906-1972). Giornalista al Corriere della Sera esordì come narratore con le raccolte di racconti Bàrnabo delle montagne -1933- e Il segreto del bosco vecchio - 1935 - dove sono già presenti i temi che gli sono più congeniali: la concezione della vita come attesa inutile di eventi misteriosi e risolutivi, il tempo che passa e cancella ogni cosa, la disillusione, la noia. Le storie, caratterizzate da un’atmosfera fiabesca, fuori da uno spazio-tempo preciso e riconoscibile, ricordano da vicino la grande narrativa di Kafka. Fra i romanzi, Il deserto dei Tartari -1940, di genere surreale, gli ha dato fama internazionale come testimonia anche il successo del film omonimo del 1976, diretto da Valerio Zurlini. Buzzati in molti suoi articoli e saggi ha cantato la bellezza e il fascino delle sue montagne: le Dolomiti; esiste una raccolta di scritti in tal senso che si chiama Montagne di vetro e che testimonia veramente l’amore dell’autore verso queste montagne ( “…… Ma le Dolomiti cosa sono? ……E’ l’incarnato delle rose? Sono pietre o sono nuvole? Sono vere oppure è un sogno?……” ).

Karl Felix Wolff (1879-1966) era stato affascinato dagli antichi miti e leggende che popolano queste montagne: storie favolose di principesse e cavalieri, fate e streghe, che ancora oggi si tramandano oralmente e che Wolff ha raccolto in una meravigliosa opera di narrativa fantastica dal titolo Leggende dei Monti Pallidi. Altri scrittori come Giorgio Tosato ed Hemingway hanno affrontato il tema della Grande Guerra sulle Dolomiti.

Le librerie, anche quelle non specializzate, sono fornitissime ed efficienti nell’offrire ai visitatori svariati titoli utili alla conoscenza di questa regione e in grado di far rivivere l’incanto di luci e colori dei “monti pallidi”, come li chiama Felix Wolff.

Cortina D’Ampezzo (Bl) ha esercitato il suo fascino su moltissimi artisti. Non solo Buzzati ma anche autori come De Chirico, Moravia, Hemingway hanno tratto ispirazione dalla sua bellezza. Giosuè Carducci a Pieve di Cadore (Bl) aveva composto la sua Ode al Cadore.

I turisti non dimentichino di visitare la Biblioteca Storica del Cadore, fondata nel 1892, un’importante istituzione culturale che ha sede a Vigo di Cadore (Bl) fornita di un archivio che vanta oltre 500 pergamene.

Appuntamenti

Oltre le vette. Metafore, uomini, luoghi della montagna, a Belluno, la seconda metà di ottobre: è una rassegna dedicata alla montagna e a quegli uomini che hanno passato gran parte della loro vita a conoscerla e a scoprirla. Si prevedono proiezioni di film d’autore e presentazione di libri in anteprima.

Incontri letterari, a Cortina (Bl), in agosto: è una interessante manifestazione in cui scrittori e intellettuali presentano le loro opere.

Celebrazioni della tragedia del Vajont, a Longarone (Bl), il 9 ottobre: è una commemorazione delle quasi 2000 vittime della tragedia del 9 ottobre 1963. Oltre a messe e cortei si prevedono diverse manifestazioni culturali.

Da visitare

Biblioteca Storica del Cadore, in via Cardinal piazza 14, a Vigo di Cadore (Bl). Tel 043577839. Aperto lun, mer e ven 16-19.

Palazzo del Bo, in via VIII Febbraio 2, a Padova. Tel 0498209773. Aperto mar, gio e sab mat; mer e ven pom.

Casa di Petrarca, in via Valleselle 4, ad Arqua Petrarca (Pd). Tel 0429718294. Aperto mar-dom escl. festività.

Giardino Giusti, in via Giardino Giusti 2, a Verona. Tel 0458034029. Aperto tutti i gg.

Biblioteca Fondazione Fioroni, in via Matteotti 39, a Legnago (Vr). Tel 044220052. Aperto dom 15.30-18.30; anche visite su richiesta.

Museo Goethe, in via del Castello, a Malcesine (Vr). Tel 0457400837. Aperto metà mar-nov, 8 dic-periodo natalizio: lun-dom 9.30-19; gen-metà mar: sab e dom 11-17.

Biblioteca dell’Accademia dei Concordi, in via Vittorio Emanuele II 14, a Rovigo. Tel 042521654. Aperto Sale di lettura: lun-ven 9-19, sab 9-12.30; consultazione manoscritti, volumi rari e servizio prestito interbibliotecario: mar-ven 9-14, gio 15.30-18.30; distribuzione, prestito libri e consultazione Gazzette Ufficiali: lun-ven 9-12.30, 15-18.30; sab 9-12.20. La biblioteca possiede circa 250.000 opere fra cui manoscritti miniati di grande valore, edizioni rare e volumi antichissimi. Dalle 12.30 alle 15 l’ingresso è da via Bedendo 27!

Curiosità

La casa di Giulietta, con il balcone in marmo dal quale si sarebbe affacciata la giovane innamorata di Romeo, si trova in uno dei punti più romantici di Verona, al numero 27 di via Cappello, in un palazzo del XIII secolo. L’edificio è stato restaurato e ora ospita un ristorante ricco di atmosfera che suscita un grande effetto.

Informazioni

Per conferenze, seminari e qualsiasi altro evento culturale consultare le pubblicazioni locali e le locandine esposte presso gli uffici del turismo.

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