Musica e concerti Quando si pensa alla storia della musica in Calabria la mente va subito a un personaggio un po fuori dalle righe, un artista imprevedibile e fantasioso, sia nella vita che nella musica, un uomo che ha sempre detto la verità cantando: Rino Gaetano. Nato a Crotone nel 1950, arriva a Roma giovanissimo per motivi di lavoro della famiglia: le sue origini e la voglia di riscatto resteranno sempre centrali nella sua musica. Nella capitale la prima passione è il teatro e da questo amore derivano i comportamenti appariscenti e labbigliamento clownesco con cui canterà le sue canzoni. Indimenticabile rimarrà latteggiamento provocatorio assunto durante il Festival di Sanremo del 78 quando si presenta vestito come un artista di varietà: con un frac e un cappello a cilindro. Rino Gaetano è senzaltro un personaggio un po scomodo nellItalia degli anni Settanta perché fuori dagli schemi. La sua personalità umoristica e malinconica e il modo alquanto originale di presentare i suoi brani non sono in sintonia con il mondo musicale ufficiale dellItalia di quel periodo. Ma, allo stesso tempo, il suo temperamento suscita la curiosità di alcuni discografici cosicché, nei primi anni Settanta, debutta con un pezzo intitolato I love you Maryanne; dopo due anni, nel 1974, esce Ingresso libero: il suo primo album. Ma il vero e proprio lancio avviene nel 1975 con un singolo che, con naturale ironia, mette in piazza le incoerenze, i difetti e le manie di una società che Gaetano si divertiva a prendere in giro: Ma il cielo è sempre più blu. Si tratta di uno spaccato crudele dellItalia di metà anni Settanta, un brano stupendo con cui il grande pubblico si accorge di lui. Lanno seguente è in commercio il suo secondo long-play dal titolo Mio fratello è figlio unico che comprende lintramontabile Berta filava: un album che, come il primo, mette insieme umorismo e pacata tristezza e che riassume la sua opera. E a questo punto che il suo humor simpone sempre di più con una serie di brani che coniugano felicemente riflessione sociale e capacità di divertire. Aida (1977) e Nuntereggaepiù (1978) sono Lp che fanno riscuotere importanti consensi. Nuntereggaepiù (ovvero non ti reggo più) è una divertente filastrocca su quei personaggi e comportamenti che popolano il nostro Paese e dei quali gli italiani sono ormai stanchi. Nel 1978, a Sanremo, Gaetano porta la canzone Gianna con una esibizione originale: è un successo strepitoso, il 45 giri rimane nelle classifiche di vendita per diverse settimane! Nel 1979 esce lalbum Resta vile maschio dove vai, che racchiude la celebre Ahi Maria e che rappresenta linizio di una serie di spettacoli che lo faranno diventare famoso in tutta Italia. Dopo aver inciso E io ci sto, il long-play del 1980, cerca soluzioni alternative cominciando una collaborazione con Riccardo Cocciante e i New Perigeo. Oggi non possiamo sapere quali sarebbero stati i messaggi che Rino Gaetano, il grillo parlante, il giullare calabrese, ancora avrebbe potuto trasmettere, perché il 2 giugno 1981 perde la vita in un tragico incidente stradale. Ma possiamo immaginare che sarebbero state parole sincere, trasmesse dallonestà di un uomo che aveva deciso di stare sempre dalla parte degli ultimi. Gaetano è, senza dubbio, un autore fondamentale nella storia della musica italiana perché è un personaggio moderno, nuovo, che già ventanni fa, con le sue canzoni, era avanti nel tempo. I suoi brani esuberanti, sono capolavori che urlano in faccia emozioni autentiche e parlano della gente comune, di chi è solo e abbandonato, di chi non ha un lavoro, di chi non ha niente; insomma degli sconfitti di quellItalia che si illudeva ancora di vivere adagiata nel benessere economico. Anche se i suoi toni non sono paludati non assume mai posizioni politiche dirette proprio perché la politica e chi la rappresenta sono i suoi bersagli preferiti. La sua discografia comprende sei splendidi Lp con canzoni tutte da scoprire, piene di romanticismo (Può nascere un fiore nel nostro giardino ) e trasgressione che raccontano sentimenti semplici e delicati come il suo amore per il Sud (In fondo è bello però, è il mio paese e io ci sto ), o la forza e i sentimenti di una donna. Quello che più piace in Rino Gaetano è che insieme alla rabbia delle parole cè sempre lallegria della musica e la sua voglia di giocare; infatti lo strumento con cui sceglie di deridere le persone è, appunto, lironia. Tanto che qualche volta si ha limpressione che non prenda sul serio neanche il suo stesso sarcasmo. Forse la sua dolce rabbia per il nostro
Paese, in fondo, è un temperamento che viene proprio dalla sua
terra che lui non ha mai rinnegato (Ad esempio a me piace il Sud).
E, probabilmente, è proprio il Sud a tracciare le linee di quel
carattere forte e romantico che lo avrebbe portato nel cuore di tutti
gli italiani, dove continua a vivere attraverso le sue canzoni. Italiani
che non dimenticheranno mai questo artista dalla faccia malinconica e
dal sorriso buono che non ha mai voluto piegare la sua arte al conformismo
e alla ipocrisia e che certamente ha reso il nostro cielo un po
più blu. Domenica Bertè nasce a Bagnara Calabra il 20 settembre del 1947 e già alletà di 15 anni arriva il suo primo contratto a Milano con la casa discografica Car-Juke Box di Carlo Alberto Rossi. Da questo momento inizia una brillante ma travagliata carriera che la consegnerà alla storia come una delle più belle voci e straordinarie interpreti della musica leggera italiana. Anche per lei è Roma la città stimolante che le permetterà di entrare in contatto con i migliori musicisti e di costruire le amicizie migliori come quella, importantissima, con il grande Renato Zero. Gli anni Settanta sono anni splendidi: conosce Bruno Lauzi (autore di molti testi importanti della sua carriera), incide il suo primo album Oltre la collina (1971), vince il Festivalbar con Piccolo uomo (1972) e di nuovo con Minuetto (1973). Questi sono anni molto intensi anche in riferimento alle incisioni in lingua straniera. Unesperienza determinante nella sua vita è la conoscenza del cantautore genovese Ivano Fossati, suo grande amore, che le aprirà la strada verso nuove mete artistiche, incoraggiandola a scrivere canzoni: realizza, così, il suo primo ed unico album come cantautrice (Mimì, 1981). Nel 1982, a Sanremo, presenta E non finisce mica il cielo con la quale riceve il Premio della critica giornalistica, creato per loccasione, e che oggi si chiama Premio della critica Mia Martini. Con lalbum Miei compagni di viaggio, interamente registrato dal vivo, comunica al pubblico la sua intenzione di ritirarsi dalla scena: a fine concerto esegue la canzone Ed ora dico sul serio (ed ora dico sul serio/ non vorrei cantare più/ dico sul serio). Ma il suo astro tornerà a brillare con il lancio di una canzone indimenticabile Almeno tu nelluniverso (1989) e poi con Gli uomini non cambiano (1992) e Stiamo come stiamo (1993) cantata in duo con la sorella Loredana, tutte presentate sui palchi di Sanremo. Con lalbum del 1994 La musica che mi gira intorno, una reinterpretazione delle migliori canzoni dautore, Mia Martini conferma ancora, e per lultima volta, il suo talento. Ma i successi e i trionfi di questa grande interprete sono accompagnati anche da maldicenze, cattiverie, anni di ingiusto allontanamento, brani stupendi che finiscono in archivio, censure e imposizioni dallalto delle case discografiche. Certo la sua voce ha una magnifica forza drammatica che è difficile coniugare con la moda musicale del momento. Ma non è solo la sua vocalità lelemento incantatore. Mia Martini canta canzoni fatte di parole che scandalizzano la censura (Padre davvero) e dai contenuti che urtano la morale costituita: La malattia è una delle prime canzoni italiane sul tema, vietato negli anni Settanta, della tossicodipendenza; Io donna io persona parla dello sfruttamento femminile; Libera ha per soggetto sottinteso laborto. E, a differenza di Rino Gaetano, Mia Martini i propri sentimenti li canta sempre con rabbia (Canto per chi mi ha tradito/ e poi ripreso/ per chi mi ha lasciato troppe volte/ per chi mi ha offeso ). Lo stesso giorno e lo stesso mese ma
tre anni più tardi di Mia Martini nasce unaltra calabrese
di gran temperamento: Loredana Bertè. Molti sono i punti
in comune con la sorella: anche lei grande interprete, anche lei con una
lunga serie di censure e con una gran voglia di dire la verità.
Il suo primo album esce nel 1974 e fa già scandalo: sintitola
Streaking e la Bertè si mostra nuda in copertina.
Brani come Sei bellissima (1975), Dedicato
(1978), Il 52° Festival di Sanremo la vede di nuovo fra i protagonisti con una bellissima canzone che riscuote un grande successo di critica e di pubblico: Dimmi che mi Ami (Sanremo 2002). Rappresentante di una musica decisamente non impegnata ma carica di sentimento e amore per il suo Paese (Italia, 1988) è Mino Reitano, il calabrese di Fiumara, autore del celebre Avevo un cuore che ti amava tanto (1968). Reitano, con i suoi tanti riconoscimenti, dischi doro, tournée in tutto il mondo e indimenticabili canzoni (La mia canzone, Sanremo 2002) è unulteriore conferma di come la Calabria, in fatto di musica, abbia prodotto autentici talenti.
Appuntamenti Concorso Internazionale Vincenzo
Scaramuzza, a Crotone, dal 28 aprile al 1° maggio. E
riservato a musica da camera, archi e canto. Lultimo giorno si svolge
un concerto per pianoforte e orchestra.
Da visitare Conservatorio di Musica di Stato
Francesco Cilea, a Reggio Calabria in via Aschenez 1/P.
Tel 0965812223.
Curiosità Il vero nome di Mia Martini è Mimì Bertè. Il nome darte le fu imposto dal talent-scaut Alberigo Crocetta. Non vorrai mica continuare a farti ridere dietro con quel Mimì Bertè , le disse un giorno, trovando una soluzione che, secondo lui, era geniale: Sarai Mia, come Mia Farrow e Martini come il nome italiano più conosciuto allestero. Così nacque Mia Martini.
Informazioni Rino Gaetano era un calabrese trapiantato a Roma. E Roma, la città fantastica e perversa che lo aveva accolto e poi in un momento di cattiveria inghiottito nella sua sfrenatezza, gli rende omaggio nel corso dellanno con numerosi raduni e serate-tributo. Soprattutto il 29 ottobre (giorno della sua nascita) e il 2 giugno (data dellincidente) tanti sono gli appuntamenti a lui dedicati nella capitale: mostre, proiezioni di video e fotografie accompagnano generalmente le esibizioni dedicate al grande cantautore. Anche la Calabria, il Sud che lui tanto aveva cantato, oggi lo ha riscoperto e fa onore alla sua musica, alle sue parole e alla sua ironia con diversi concerti. Soprattutto Crotone, sua città natale, organizza tante manifestazioni: non solo serate di musica ma anche mostre, convegni e dibattiti. Oggi i suoi brani sono riproposti con nuovi arrangiamenti dal gruppo Ciao Rino e da Marco Graziosi e Band. Ma lapprezzamento di questo singolare artista viene anche da un cantante e autore giovanissimo: lalbum desordio di Marco Morandi come solista contiene una bellissima canzone inedita di Rino Gaetano che dà anche il titolo al disco: Io nuoto a farfalla (2002). Lestate è la stagione importante
per i concerti e gli appuntamenti musicali in Calabria: città e
piccoli centri offrono mille occasioni di divertimento per salutare gli
emigrati che nei mesi di luglio e agosto ritornano nei loro paesi e i
turisti che scelgono di passare le loro ferie in questa magnifica regione.
I grandi spettacoli di musica leggera allaperto si svolgono soprattutto
allo stadio Concerti di Natale e Capodanno in Piazza allietano le festività natalizie di tanti luoghi della Calabria. |