Giornali e riviste
La Calabria, terra di letterati e filosofi,
da Gioacchino da Fiore a Bernardino Telesio, da Tommaso Campanella
a Vincenzo Padula, a Corrado Alvaro, non può non avere
una storia del giornalismo di altrettanto grande spessore
culturale; ma la sua è anche una storia sofferta per
la grande arretratezza di mezzi e risorse oltre che, in generale,
per la situazione politica e sociale affatto florida, nel
cui contesto la stampa viene a collocarsi.
Il Risorgimento vede la diffusione di fogli
e comunicati con intento politico ma anche la nascita di diverse
pubblicazioni di tipo clandestino. Luigi Settembrini, un cospiratore
liberale sostenitore dellUnità, scrive nel luglio
del 1847 la Protesta del popolo delle Due Sicilie,
un opuscolo non firmato che stampa clandestinamente: solo
dopo la fuga a Malta svelerà di esserne lautore.
Si tratta di una forte accusa di malgoverno in cui mostra
tutte le ingiustizie esercitate dallo Stato a danno del popolo,
costretto a vivere in condizioni di miseria.
NellOttocento, secolo di grandi quotidiani
e periodici, il pubblico di lettori in Calabria cresce molto
lentamente perché il processo di alfabetizzazione impiega
molto tempo per realizzarsi. Daltra parte, lobbligo
scolastico viene introdotto in Italia nel 1877 e il suffraggio
universale maschile, che permetterà lintegrazione
politica delle grandi masse, è concesso soltanto nel
1912. Ma, anche il miglioramento delle condizioni di vita
in Calabria avviene molto lentamente. Così, a comprare
e a leggere i giornali non è che una ristretta élite.
Dal punto di vista dei contenuti, poi, anche
in Calabria la stampa di questo periodo assume una funzione
di pedagogia politica quindi non è, come oggi, una
stampa popolare con una certa attenzione verso la cronaca
e, inoltre, è vincolata ai confini politici determinati
dagli avvenimenti storici. Cosa che si aggiunge alla grande
differenza esistente in Italia fra Nord e Sud, con le sue
belle conseguenze economiche e sociali, e che impedisce a
quotidiani e riviste di diventare strumenti di omogeneizzazione
culturale a livello nazionale. Perciò il mercato dei
lettori, in Calabria come altrove, è frammentato sulla
base di quelli che sono i confini degli stati italiani prima
dellUnità.
LEco di Aspromonte è
il primo quotidiano calabrese. Il suo fondatore, Domenico
Carbone Grio, è un giornalista ed economista, nato
nel 1839 e morto a Reggio Calabria nel 1904, profondamente
impegnato nella ricostruzione del Paese dopo lUnità.
La sua vena polemica e luso dellinvettiva sono
indirizzati a chi non vuole capire la questione meridionale
e il valore delle riforme sociali e della partecipazione al
voto. Carbone Grio difende il sistema dei contratti agrari
e sostiene che lemigrazione impoverisce la realtà
delleconomia locale: la sua analisi economica diviene
attenzione sociale. Fonda, tra le diverse testate periodiche,
anche Il Commercio, nel 1887: una pubblicazione
economica molto importante, stampata nella gloriosa tipografia
Morello di Reggio Calabria. Il Commercio è uninchiesta
sulla proprietà, sulla crisi agricola e sulle condizioni
dei coloni e degli affittuari.
Un altro giornalista del periodo post-unitario
è Vincenzo Morello (1860-1933), di Bagnara Calabra,
noto con lo pseudonimo di Rastignac.
Nel 1864, a Cosenza, nasce Il Bruzio,
un bisettimanale politico-letterario di cui è fondatore
Vincenzo Padula, uomo stimato dal De Santis: un calabrese
dai forti interessi letterari e giornalistici. I suoi articoli,
giudicati dal Croce stupendi di pensiero e di forma,
affrontano i problemi, vivamente sentiti, del sottosviluppo
del meridione: lautore ne individua le motivazioni profonde
nella permanenza di una struttura sociale ancora legata al
latifondo e in una classe priva di spirito democratico qual
è la borghesia agraria del tempo. Nel 1887 sono pubblicate
le Prose Giornalistiche e la prima edizione
del volume Il Bruzio. Ma, fino al 1860, il Padula,
osando con le sue idee liberali mettere in discussione il
potere dei grandi proprietari terrieri, subisce una serie
di processi politici e inquisizioni; viene picchiato, ricercato
dalla polizia e incarcerato: costretto a spostarsi continuamente
da un posto allaltro e senza poter svolgere la sua professione
di insegnante conduce una vita di stenti e difficoltà.
Si capisce così che, in questo periodo,
in Italia svolgere la professione di giornalista è
tuttaltro che facile. Anche quando il Regno dItalia
estende a tutto il Paese la legge sulla stampa che Carlo Alberto
aveva concesso al Piemonte nel marzo del 1848, che prevedeva
labolizione del regime di privilegio, la censura preventiva
e limposta di bollo sulla carta stampata, tuttavia una
realtà di abusi esercitati dalla polizia continua a
rendere difficile la vita a giornalisti e periodici, i quali
sono sempre sottoposti a soppressioni e sequestri. Inoltre,
il tasso di analfabetismo continua a rimanere alto: nel Mezzogiorno
tocca punte altissime (oltre l80% della popolazione).
Quindi la stampa rimane un mezzo di comunicazione riservato
a una minoranza.
Molto più tardi, le notizie sulla nostra
regione saranno diffuse da un giornale presente nella città
dello Stretto dal 1944: il Notiziario di Messina e della
Calabria. Di lì a poco si verificherà
un fatto straordinario: la nascita della televisione; ma levento
del 54 non farà diminuire limportanza del
giornale come mezzo di comunicazione. La persistenza della
parola scritta e la disponibilità pratica di questultimo
a essere letto in qualsiasi posto e in qualunque momento ne
faranno, infatti, ancora per lungo tempo, il mezzo dinformazione
più comodo. Oltretutto la tv, specialmente al Sud,
impiegherà molto tempo ad entrare nelle case della
gente.
Daltra parte anche negli anni Cinquanta
chi si occupa di giornalismo, in Calabria, deve superare non
poche difficoltà. Da una parte cè scarsa
disponibilità di tipografi qualificati, dallaltra,
a livello strutturale, le notizie esterne, se trasmesse dalle
grandi città, arrivano tramite le telescriventi. Diversamente,
bisogna utilizzare il telefono; e, nella nostra regione, gli
apparecchi telefonici sono ancora pochi. Inoltre, dai piccoli
centri le informazioni giungono con il fuori sacco:
una lettera che viaggia per treno, fuori dal sacco appunto,
della posta ordinaria ed è ritirata allufficio
postale della stazione centrale dai fattorini del giornale.
E proprio in questo contesto specifico
e in una situazione sociale ed economica ancora di tipo feudale
che nasce, il 13 aprile 1952, la Gazzetta del Sud,
fondata da Uberto Bonino, deputato di destra alla prima legislatura.
Daltra parte la capacità professionale dei giornalisti
calabresi è confermata dalle testate delle più
importanti città come Napoli, Roma, Milano, dove lavorano
giornalisti meridionali di grande bravura che dopo aver fatto
la gavetta, durante la prima metà del 900, nei
fogli locali, partono verso i grandi centri. Numerose battaglie
civili saranno condotte sui fogli di questa gazzetta e le
faranno acquisire grande valenza democratica: il giornale
di Bonino, sin dallinizio, intende mostrare le possibilità
di sviluppo economico, civile e culturale del Sud credendo
in una forte progettualità in tal senso.
Le prime edizioni del quotidiano, il cui nome
ricordava lantica Gazzetta di Messina e delle
Calabrie, sono quelle di Messina e Reggio, dal 1956
iniziano quelle di Cosenza e Catanzaro alle quali si aggiungono
nel dicembre 1985 le edizioni di Siracusa e di Ragusa e in
seguito quelle di Catania, Crotone e Vibo Valentia.
Nella storia del giornalismo italiano, una personalità
di grande interesse è quella del calabrese Nuccio
Fava.
Fava inizia la sua carriera nel 1968, al TG1.
Come direttore di questo telegiornale e come uomo profondamente
attento alla recente storia politica e civile dellItalia
ne racconta, per trentanni, gli avvenimenti più
importanti. Fino al 1999 è direttore editoriale del
TG3-TGR: il compito è quello di programmare lunificazione
dei due TG e creare, dunque, un unico telegiornale. Fra i
premi ricevuti ci sono Comiso per la Pace, Bergamotto
doro, Premio Internazionale Città
di Messina, Taormina Arte e Cultura, Saint
Vincent per il giornalismo televisivo, Ulivo dargento.
Fava è, senza dubbio, un esempio dei
tanti giornalisti calabresi che nel corso della storia del
nostro Paese si sono contraddistinti per impegno e responsabilità
utilizzando un linguaggio chiaro e comunicativo, con la tensione
continua a interpretare problemi e bisogni della gente e credendo
fermamente nella completezza dellinformazione che, pertanto,
non è mai diventata strumento di aggressione politica
o sociale a scopi personali. Giornalisti aperti al dialogo,
perché forti di una vasta e solida cultura, e gelosi
della propria indipendenza culturale.
Appuntamenti
Premio Nazionale Il Nuovo Fata Morgana,
a Reggio Calabria, in marzo. Nel corso della cerimonia di
premiazione è consegnato il Trofeo Pepè Caminiti
per il giornalismo.
Premio letterario e culturale Rhegium Julii,
a Reggio Calabria, alla fine di agosto (per linedito),
i primi di settembre (per lopera prima) e in novembre
(per ledito). E un premio di saggistica, narrativa,
poesia e studi meridionali: il giornalismo è compreso
nelledito di saggistica letteraria.
Premio Civiltà del Mare, a Bagnara
Calabra (Rc), il primo sabato di ottobre: è un omaggio
a persone della Calabria che lavorano nel campo della musica,
del giornalismo, della letteratura e che con le loro opere
hanno contribuito alla crescita culturale della regione.
Premio Calabria-America, solitamente a
Gioia Tauro (Rc), la prima settimana di settembre. Il Premio
è stato istituito nel 1995 dal Centro dArte e
Cultura Bruzio, presieduto dal pittore Mimmo Morogallo,
con lintento di fare omaggio a quelle persone che con
intelligenza e coraggio, ma anche con molta intraprendenza,
sono riuscite a inserirsi e ad emergere, conquistando posti
di responsabilità, in una realtà grande e complessa
qual è quella americana. Inoltre, si vogliono premiare
quei calabresi che in diversi ambiti disciplinari contribuiscono
alla crescita culturale e umana della Calabria e di tutto
il Paese. La cerimonia prevede relazioni, intermezzi artistici,
esposizioni di opere darte, ecc. Fra i premiati e i
partecipanti alla manifestazione notevole è la presenza
di importanti personalità nel campo giornalistico.
Premio Palmi, a Palmi (Rc), tra novembre
e gennaio. Il premio, edito nel 1994, è articolato
in tre sezioni: narrativa, saggistica
e giornalismo. La sezione giornalismo
è dedicata a Domenico Zappone.
Premio Corrado Alvaro (saggistica, narrativa,
giornalismo, e tesi di laurea), a San Luca (Rc), in settembre.
Premio Calabria, a Villa San Giovanni (Rc),
la terza settimana di ottobre. E un premio di letteratura,
giornalismo e scienze.
Premio Omaggio alla Cultura, a Villa San
Giovanni (Rc), in luglio o agosto. E un premio di letteratura
e giornalismo riservato ad autori meridionali.
Da visitare
Numerosi corsi di giornalismo sono organizzati
da scuole e istituti privati: informarsi presso la stampa
locale e gli enti culturali o presso gli uffici del turismo.
Curiosità
Lidhja (LUnione)
è un periodico semestrale italo-greco-albanese fondato
a Cosenza, nel 1980, da Antonio Bellusci.
Lo stesso Bellusci ha promosso, nel 2002, la nascita di una
manifestazione densa di contenuti che contribuirà certamente
alla crescita culturale della comunità albanese in
Calabria e, in generale, alla riflessione critica sulla contaminazione
di varie culture in questa regione: il Concorso Nazionale
Giornalistico Arbëresh Premio Lidhja 2002,
attraverso Internet. La cerimonia di premiazione dei vincitori,
alla presenza di numerose personalità della cultura,
svoltasi il 16 giugno, a Frascineto, è stata arricchita
dallesecuzione di antichi brani musicali italo-albanesi
e da un convegno. Il Premio Lidhja diventerà
un appuntamento pluriennale.
Informazioni
In Calabria due importanti quotidiani locali
sono la Gazzetta del Sud e Il Giornale
di Calabria. Esistono, poi, numerose pubblicazioni
di ambito provinciale, o più strettamente locale, gestite
tante volte da associazioni culturali.
Un periodico di lunga tradizione è lArchivio
Storico per la Calabria e la Lucania, fondato nel
1931 da Paolo Orsi e Umberto Zanotti Bianco. La rivista costituisce
un importante strumento scientifico di trattazione della cultura,
in un ambito disciplinare molto ampio che va dalla storia
dellarte a quella della letteratura e della filosofia,
dallarcheologia alla storia politica e del costume:
è pubblicata a fine anno, in un unico volume.
Un altro periodico di lunga storia è Calabria
Letteraria, un trimestrale di cultura regionale, edito
a Soveria Mannelli.
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